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sabato 11 febbraio 2012

UN FATTO QUOTIDIANO


LA MIA REPLICA A IL FATTO QUOTIDIANO
Roma - 11 febbraio 2012. Apparso ieri su Il Fatto Quotidiano “Lo strano risarcimento estero dal PDL alla Fondazione AN”, un articolo interno firmato da Alessandro Ferrucci, Malcom Pagani e Valeria Pacelli. C’era da attendersi un lavoro di redazione elaborato, puntuale, preciso nella ricostruzione dei fatti e nella verifica documentale, così dovrebbe essere, ma così non è stato. La ricostruzione dei presunti creditori insoddisfatti del PDL,  portata dall’evidenza dei documenti pubblici, viene indicata nel 2011 in 23 soggetti, tra questi la mia persona: Rachele Mussolini.
Nulla di strano, ho lavorato come impiegata in Alleanza Nazionale, poi assorbita nell’organico di segreteria del PDL, il mio “credito” era il TFR accantonato da lavoro dipendente; sono stata puntualmente pagata.
Strano invece leggere l'essere diventata io debitrice: “Altra debitrice dell’associazione (PDL n.d.r.) è Rachele Mussolini […]”. Più volte viene alternato nel quotidiano co-fondato da Marco Travaglio il termine “debitore” come sinonimo ai creditori insoddisfatti: un illetteratismo degli autori in difetto di professionalità. 
Non sono debitrice né beneficiaria di alcuna fondazione ed ho sempre vissuto una vita onesta e onorata. Vivo del mio stipendio modesto di impiegata, colpevole per alcuni di ereditare un cognome che viene strumentalizzato per fare titoli di giornale, violentato da un certo tipo di “giornalismo” dilettantistico come un trofeo conquistato in guerra.
Non è questa guerra di penna, senza tempo e senza contegno, di cui ha bisogno l’Italia, i cambiamenti possono avvenire se abbiamo la capacità di cambiare senza inquisire, rinnovare senza perseguitare.
Non ho voluto replicare nell’immediatezza per rispetto della solennità civile del 10 febbraio. Lo faccio oggi. Non dobbiamo avere paura della nostra memoria storica e dei nostri cognomi se abbiamo capacità di stigmatizzare gli errori del passato per costruire un futuro migliore.
Dobbiamo avere la capacità di perdonarci e lanciare uno sguardo lontano, per i figli dell’Uomo che verranno.

9 commenti:

  1. analfabeti e dilettanti ... non ci sono altre parole

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  2. @Anonimo non si può dare dell'analfabeta a chi ha capacità di lettura e scrittura (ed è indubbio che avendo scritto il pezzo i giornalisti l'abbiano). Non hai forse colto il senso corretto che ha usato Rachele:

    Con illetteratismo si designa l'incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura e scrittura, mentre l'analfabetismo è l'incapacità di leggere o scrivere frasi semplici in una qualsiasi lingua.

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  3. Grazie per questa tua risposta Rachele.. bellissima

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  4. Risposta eccellente brava rachele ... con la speranza che l'imbecillità non perseveri..

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  5. Cara Rachele
    Leggo e faccio mia questa tua risposta certo che chi ti conosce e sa quanto tu sia fuori da tutte le manovre e gli intrallazzi economici che ogni giorno infangano la politica Italiana .
    Sono stupefatto di leggere quelle parole scritte da chi su te non dovrebbe avvicinare la penna ad un foglio .
    Sai che tutti quelli che ti conoscono ti sono vicini e io più di tutti.
    Una sola colonna non ha significato ma noi siamo tanti a sorreggere i capitelli della tua Onestà, sappiano che non basta l’inchiostro per rendere una calunnia verità.

    Per i figli dell' uomo che verranno!

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  6. Ho letto con attenzione l'articolo ed è lampante come i riferimenti a rachele siano pretestuosi ed allusivi. Per chi la conosce e sa che persona sia rachele il giudizio e la stima non verranno minimamente intaccate da un articolo i cui contenuti oltre ad essere privi di fondamento presentano connotati di un dilettantismo non ammisibile.

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  7. Cara Rachele,
    mi dispiace che siano arrivati a strumentalizzare il tuo nome per avere più risonanza e che siano arrivati a diffamarti. Ti conosco da quando eravamo bambine e posso garantire sulla tua onestà, correttezza e modestia. Mi fa specie che siano arrivati ad infangare perfino una persona pulita come te.

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  8. subito dopo la seconda guerra mondiale, fu' creata una commisione di inchiesta sugli eventuali illeciti delventennio, duro' pochi mesi, non trovarono un bel niente. proviamo a costituire una seconda commissione di inchiesta che va del 48 ad oggi, ne vedremo delle belle. E inutile buttare fango su un cognome che ha onorato la nazione, non troverete mai niente.Non create problemi che esistono solo nelle vostre menti perverse, volete risolvere un quesito? spiegate agli Italiani dove é finito l'oro di DONGO. Piena solidarietà alla signora Rachele, senza cognome, perché prima di nominarlo ognuno dovrebbe lavarsi la bocca.

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  9. From Turkey with love :) we love you...

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